Coe - Knightfall. Labisso infinito

Sommario

iTalia

ISBN: 9788834739389

Edizione ebook: settembre 2019

Titolo originale: Knightfall - The Infinite Deep

This translation of Knightfall - The Infinite Deep ,

first published in 2019, is published

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A Nancy

18 maggio 1291, mar Mediterraneo, in prossimit di Acri

Da quella distanza, oltre le grida di morte dei soldati che combattevano ancora, il cozzare delle spade e lo schiocco delle balestre, lontano dalle urla delle donne e dei bambini impauriti, Acri sembrava apparentemente pacifica. Il fumo si levava dalla citt perduta, una nube grigia in movimento contro il cielo azzurro pallido a occidente. La loro piccola imbarcazione, la Sterna grigia , dondolava tra le onde lunghe appena increspate del Mediterraneo. Landry riusciva quasi a convincersi che avessero scelto di prendere il mare, che non fossero stati scacciati dalla loro roccaforte dai Mamelucchi di Khalil.

Quasi.

Il sangue secco gli irrigidiva la pelle su fronte e guancia, macchiandogli la sopravveste e il mantello. Vide le proprie ferite riflesse sul volto di Goffredo. E anche su quello di Tancredi. Galvano sedeva accanto alla poppa della nave con gli occhi chiusi, la schiena contro lo scafo, la gamba ferita allungata davanti a s. Il dolore imprimeva delle linee sul volto giovanile, e il sudore gli inumidiva i capelli scuri. Il sangue grondava dal punto in cui laveva colpito il dardo, annerendo la cotta di maglia dei calzari. Simon, lebreo, giaceva l accanto, la gamba in condizioni persino peggiori di quelle del cavaliere. La sua giovane figlia era raggomitolata accanto a lui, il viso sudicio rigato di lacrime che si erano asciugate da tempo.

Landry distolse lo sguardo ancora una volta per appoggiarsi al parapetto, strizzando gli occhi a causa del riverbero. Il riflesso del sole sulla superficie marina si frammentava sparpagliandosi come i soldati in ritirata, solo per rimarginarsi di nuovo un attimo dopo.

Signore, fa che questa non sia la fine. Consentici di ritornare per rivendicare tutto ci che abbiamo perduto in questo giorno.

Lenormit del loro fallimento lo annientava, sottraendogli il respiro, rimestando le budella. Tutto. Avevano perso tutto. La citt stessa, lultima roccaforte in Terra santa, era adesso nelle mani dei saraceni, che si erano dimostrati superiori dei migliori soldati della cristianit.

In tanti erano morti nel vano tentativo di difendere Acri: non solo templari, uomini che aveva considerato come fratelli, ma anche innocenti, troppi da poterli contare. E, naturalmente, il Graal, il pi sacro dei tesori, loggetto per cui tutti avevano lottato, era sparito, forse distrutto. Sul molo ad Acri aveva detto, con sprezzo del pericolo, di voler ritornare con un nuovo esercito, riprendere la citt e lintera Terra santa. Ma possedevano ancora il Graal quando quelle parole frettolose erano uscite dalle sue labbra.

Era quello il mio castigo, Signore? La mia arroganza ti ha persuaso a spogliarci del Graal?

Come molti dei suoi fratelli, Landry aveva ritenuto la citt inespugnabile, le loro forze troppo potenti per essere sconfitte. Non aveva calcolato il fatto che i saraceni li avrebbero combattuti con un tale inarrestabile coraggio. Non aveva pensato che le armate nemiche potessero difendere la terra natia e respingere, malgrado tutto, unaltra ondata di soldati cristiani con simile incrollabile determinazione. Non aveva creduto che gli uomini di Khalil potessero essere tanto astuti, forti ed esperti quanto i templari. Nessuno di loro laveva ritenuto possibile.

Arroganza, di questo si trattava. E ora tutto giaceva in rovina.

Serr i denti contro il flusso di bile che gli risaliva la gola.

Landry.

Si raddrizz sentendo pronunciare il suo nome e not Goffredo che si avvicinava. Una brezza debole muoveva i capelli dorati del comandante, e la luce del sole conferiva ai suoi occhi chiari un aspetto spettrale. Era alto, barbuto, il viso segnato da anni di combattimenti e viaggi. Tancredi seguiva un passo dietro di lui, uno squarcio infiammato sulla guancia lo faceva apparire persino pi scarno del solito. Il bagliore del sole elargiva una sfumatura ramata ai capelli e alla barba rasati minuziosamente. Non era alto quanto il comandante, n robusto quanto Landry, ma possedeva uno spiccato buonsenso e laudacia di dieci uomini.

Fratello Draper ha fatto linventario delle nostre scorte disse Goffredo, fermandosi davanti a lui. Ne abbiamo a sufficienza per qualche giorno, forse una settimana se la fortuna ci sorride.

Sarebbe un cambiamento borbott Tancredi.

Goffredo lanci unocchiata di disapprovazione nella sua direzione. Fratello Tancredi desidera sbarcare da qualche parte verso settentrione. Magari a Sidone.

Possiamo fare rifornimento disse Tancredi, la luce del sole negli occhi blu. Con un cenno indic gli altri sulla nave, quelli che non erano templari. Aveva le dita macchiate di sangue. Magari possiamo provvedere a mettere al sicuro alcune di queste persone. E dobbiamo trovare un guaritore per Galvano. Potrebbe non camminare pi se non riusciamo a trovarlo.

Landry osserv entrambi. Abbiamo delloro? Argento? Qualcosa che possiamo barattare per un po di cibo?

Goffredo e Tancredi si scambiarono unocchiata.

Abbiamo le nostre armi disse Goffredo. E le nostre armature. Il resto andato perduto... con laltra nave.

Con il Graal.

Il senso di colpa balugin nellespressione di Goffredo. Biasimava s stesso, proprio come faceva Landry, come facevano tutti i loro compagni templari. Fratelli nella sconfitta, come nella vittoria.

Landry obblig i suoi pensieri a superare ci che era avvenuto ad Acri. Fermarsi a Sidone gli pareva una cosa straordinariamente pericolosa, ma mantenne lespressione neutra. Cosa ne pensi del suggerimento di Tancredi? domand a Goffredo.

Temo per tutti noi se non troviamo un porto sicuro entro qualche giorno, ma non credo che Sidone sia un posto adatto.

Ha il pregio di essere vicina disse Tancredi. Vi sono rimaste piccole comunit di cristiani. Possiamo procedere a vele spiegate sfruttando la copertura della notte, raccogliere le provviste, e andarcene per la nostra strada.

Il pericolo troppo grande, e siamo in pochi disse Goffredo, in tono esasperato. Landry ebbe limpressione che non fosse la prima volta in cui aveva fatto questo ragionamento. Metteremmo a rischio gli altri.

Galvano...

Galvano un templare disse Goffredo, la voce crescente. La sua fede nel Signore salda. Con la sua grazia, resister.

La grazia di Dio non baster senza le cure di un guaritore.

Goffredo affront di nuovo Landry: Vorrei conoscere i tuoi pensieri sulla questione. Tancredi ha chiarito ci che pensa. Se sei daccordo, seguir il suo consiglio e faremo rotta verso Sidone.

Dove vorresti condurci?

C una fortezza degli Ospitalieri a Kolossi, sullisola di Cipro.

Gli occhi di Tancredi si spalancarono. Cipro? Ci vorranno giorni...

Goffredo gli fece cenno di tacere con la mano alzata. Si trova in prossimit delle coste meridionali dellisola. Naturalmente preferirei trovare dei templari, ma considerata la nostra pessima situazione, credo che potremo convincere gli Ospitalieri a darci rifugio. Ci assicureremo pi cibo, magari persino rinforzi. Osserv di nuovo Tancredi. Avranno dei guaritori.