Introduzione al primo numero
Il Comitato redazionale escientifico lieto di presentare al publico il primo numero diEastern European History Review.
Con un carattere internazionale e interdisciplinare, unacadenza annuale e una fruibilit open access la rivista focalizza ipropri interessi sulle dinamiche occorse nellEuropa Orientaledurante tutta let moderna (XIV-XIX). LEEHR espressione delCentro Studi dellUniversit della Tuscia CESPoM (Centro Studisullet dei Sobieski e della Polonia Moderna- Center Study on theAge of Sobieski and Modern Poland) nato nel 1997 per intuizione delProf. Gaetano Platania, Direttore Emerito della Rivista.
Liniziativa editoriale che presentiamo nasce dallevidentemancanza di una rivista, in Italia, relativa alla storiadellEuropa Orientale, questo nonostante la nostra penisola abbiagiocato un ruolo fondamentale per la Storia e la cultura di quellaparte di Europa, a torto considerata come lontana e periferica.
Perfettamente convinti del contrario, lobiettivo dellaEastern European History Review pertanto quello di creare unospazio di riflessione e di discussione su temi che appartengono salla storia dellEuropa Orientale, ma anche alle relazioni chequesta vasta area del continente ha avuto con loccidente europeo,incoraggiando il dialogo tra studiosi e esperti in questo campo, etra differenti approcci della ricerca scientifica.
Introduction to the First Issue
The Editorial and Scientific Board and I are proud to presentthis first issue of the Eastern European History Review under theaegis of Sette Citt Editore.
Eastern European History Review is an international andinterdisciplinary annually online and open access journal relatingto Eastern Europe in the Modern Age (XIV-XIX). The Journal is theexpression of the Study Center CESPOM (Centro Studi sullet deiSobieski e della Polonia Moderna- Center Study on the Age ofSobieski and Modern Poland) of the University of Tuscia, born in1997, from an intuition of Prof. Gaetano Platania, today DirectorEmeritus of the magazine.
It publishes articles with significant approaches and originalinterpretations in all research fields concerning Eastern Europe,with specific attention to the historical sciences.
The editorial initiative we present comes from the obviouslack of a magazine, in Italy, concerning the history of EasternEurope, this despite our peninsula playing a fundamental role inthe history and culture of that part of Europe, wrongly consideredas distant and peripheral area.
Perfectly convinced of the contrary, the main objective of thejournal is to create a space for reflection and discussion ontopics that pertain to Eastern Europe, but also relations withContinental Europe, encouraging dialogue between scholars andexperts in this field, and between different approaches of thescientific research.
Il soggiorno romano di Maria Casimira Sobieska[1]
Gaetano Platania. Universit degli Studi della Tuscia (VT)
Maria Kazimiera Sobieska, dopo una vita spesa a sostenerelazione politico-militare di Jan III, suo marito, incolpata ditutte le miserie dellinterregno .
Del viaggio a Roma si conosce ogni notizia anche la menoimportanti , ogni particolare noto grazie alla relazione redattadal gi menzionato Bassani, che fu al seguito della comitiva realenel lungo cammino che porter la sovrana vedova di Polonia finoalla capitale del papa. La narrazione, dedicata al cardinaleprotettore del regno, Carlo Barberini, poi pubblicata nel 1700 aRoma , ancora oggi, una delle principali fonti da cui poterattingere notizie e dettagli sullo spostamento della Marysieka rientra nel genere letterario del true travel account, in altre parole della narrazione diun viaggio realmente avvenuto e al quale lestensore hadirettamente partecipato .
Tuttavia, leggendo lo scritto di Bassani, nella sua prosa sievince molta enfasi e molta retorica. Lautore non si accontentasolo di testimoniare i fatti e gli eventi che si susseguiranno pertutto il tragitto che porter lex sovrana di Polonia a baciare ilpiede a papa Innocenzo XII ma, al contrario, cercher di rendere almeglio la figura della nostra viaggiatrice mettendo in evidenza ledoti e la personalit di una donna dedita soprattutto alle operecaritative e devozionali attraverso le quali si nascondevano,neppure tanto velatamente, le ambizioni dinastiche dellexsovrana.
Il lungo viaggio si dispiega tra il 1698 e il 1699 e vaconsiderato come un vero e proprio pellegrinaggio reale di particolare interesse. La primatappa sar Cracovia per poi attraversare la Slesia, la Moravia,Vienna, dove si ferma alcuni giorni, e lItalia, ad Ala di Trento,ricevuta con ogni riguardo dal marchese Michele Sagromosi e dalconte Carlo Allegri, due emissari del Gran Capitano Vendramininviati con un numeroso corteggio di paggi, valletti, camerieri,trombettieri e soldati a riverirla. Il 5 gennaio 1699 a Veronadove si suppone per trattenersi due o tre giorni . per Venezia, la tappa pi ricercata e desiderata dovesperava di poter incontrare il famosissimo frate taumaturgo padreMarco dAviano che tanto peso aveva avuto nelle vicende poivittoriose della liberazione di Vienna da parte delle armatepolacco-imperiali guidate dallinvittissimo Jan III Sobieski, il defensor fidei per eccellenza.
Preceduta da una staffetta affinch le porte del canale fosseroaperte per permetterle di entrare in Canal Grande, assisa sopracuscini doro . Era il 18 gennaio 1699.
Giunta la notizia dellarrivo in citt dellillustre ospite,padre Marco and senza esitare a renderle visita il marted dimattina, che fu ricevuto al letto con tanta distinzione chellaebbe a dire al padre che non aveva ricevuta tanta consolazione dopola morte del suo marito .
I 20 giorni del suo soggiorno veneziano furono vissuti inunaltalena di applicazioni in devozioni e divertimenti pubblici.Visit chiese, monasteri, monumenti, sempre incontrata dallanobilt locale e ricercata dal popolino che voleva ammirarla esalutarla. Il tempo per incalzava. Il desiderio di giungere ilprima possibile a Roma la rendeva sempre pi ansiosa. Fu cos, chelasciati trionfalmente i territori veneziani, servita dabuccintori et altri legni de veneziani .
La tappa successiva a quella di Ferrara sar Bologna, incontratada 100 carrozze e della pi bella ed importante nobilt cittadinaal ponte di Corticella guidata dal marchese Filippo Bentivogli,cavaliere di qualificate doti che la supplic a degnarsi di onorarla sua casa con alloggiarvi, al quale fine sera portato asupplicar la Maest Sua a Venezia .
In citt trova ad accoglierla il cardinale Ferdinando dAdda,legato di Bologna, affiancato al cardinale Giacomo LudovisiBoncompagni spedito dal papa come legato a latere .
Tempestivamente informato dellarrivo della comitiva reale, ilpontefice, preoccupato che lingresso fosse adeguato ad un talepersonaggio, aveva dato ordine alla corte di uscire da Porta delPopolo e di andare a rendere omaggio alla sovrana , lasciando che tutto lo sfarzo preparato per lei dalcerimoniale pontificio fosse rinviato al giorno scelto perludienza pubblica.
Trovata degna sistemazione nellappartamento preparato per ilsuo comodo, la sovrana vedova di Polonia predispose fin nei minimiparticolari lincontro pubblico con il papa, un rendez-vous al quale dava notevole importanza. Cos,perfettamente a conoscenza delle famosissime cavalcate condotte perle vie cittadine con grandiosit e stupore generale da alcunipolacchi che lavevano preceduta in un recente trascorso , volle ripete da parte sua questo appuntamento con ilpopolino romano, cercando di offuscare ovviamente quantoavvenuto gi in passato. Furono giorni di intenso lavoro, dimediazione tra i vari cerimonieri, giorni nei quali Marysiekadette prova della sua generosit e della sua larghezza nellospendere ordinando nuove livree, comandando che gli