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PROPRIET LETTERARIARISERVATA
Prima edizione digitale: novembre 2018
Longanesi & C. 1983 Milano
Gruppo editoriale Mauri Spagnol
ISBN 978-88-304-5273-2
In copertina: Egypt, Detail of Statue of Thutm.
Foto De Agostini Picture Library / G. Sioen / Bridgeman Images
Grafica di copertina:
Art Director: Giacomo Callo
Graphic Designer: Marina Pezzotta
Prima edizione digitale: novembre 2018
Questopera protetta dalla Legge sul diritto dautore.
vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.
I MITI EGIZI
INTRODUZIONE
IL crescente interesse intorno allEgitto e alla sua antica civilt ampiamente attestato dalla mole di opere che in tutte le lingue vengono annualmente prodotte. A ci si aggiunge lo stimolo dato dalle scoperte archeologiche, sempre ricche di fascino misterioso, nonch particolari eventi, come stata, ad esempio, la discussa corsa al salvataggio delle vestigia monumentali minacciate dallallora erigenda diga a sud di Assuan. Se da un lato, infatti, si riuscito a salvare il complesso monumentale di Abu Simbel, dallaltro non si avuto il tempo di salvare dalle acque impietose preziose testimonianze di civilt nubiane poco note.
Al bisogno di rapida informazione che deriva da questo stato di cose devono fare riscontro pubblicazioni di facile e pronta consultazione. Per tale motivo stato concepito il presente dizionarietto destinato a divenire un utile compagno nelle mani di quanti si occupino della civilt egiziana e, in particolare, dei suoi vari aspetti mitologici e religiosi.
Non si preteso qui di compiere opera scientifica propriamente detta e sono stati omessi quindi i riferimenti tecnici, inutili per un lettore non specialista. Il dizionario si compone di due parti: la prima concerne le divinit di cui, oltre alliconografia pi comune e significativa, vengono date le notizie essenziali; la seconda tratta dei luoghi topografici che hanno rivestito un ruolo di importanza nella storia religiosa dellEgitto, trascritti nelle forme assunte nei vari periodi: faraonico, copto, arabo e greco-romano.
B. D. R.
AAM ]AMAM, AMMIT[
ENTIT mostruosa preposta alla distruzione dello spirito del defunto nel caso di sfavorevole verdetto del tribunale osiriaco (cfr. psicostasia). Ha la qualifica di Colei che annienta i colpevoli e figura regolarmente nelle vignette del Libro dei Morti nella scena del giudizio. Ha un aspetto composito: capo di coccodrillo, zampe anteriori e tronco di leonessa, zampe posteriori di ippopotamo.
AGATHODEMON ]AGATHOS DAIMON[
ENTIT apotropaica greca, il cui nome significa il buono spirito e che deve la sua diffusione in Egitto alla occupazione di questo paese da parte dei Greci. Fu il protettore dei campi e delle vigne oltre che degli individui e dello Stato. Corrispose al Bonus Eventus dei Romani. Fu rappresentato da un serpente dotato di gambe umane e, nella tarda religione egizia, spesso con la testa di Serapis e di Iside (cfr.). Trov largo impiego negli amuleti depoca gnostica, associato anche a Khnubis (cfr.).
AGATHOS DAIMON: vedi AGATHODEMON.
AKER
DIVINIT che personifica le porte della terra attraverso le quali il dio sole deve passare ogni mattina. citato gi nei Testi delle Piramidi ed raffigurato nellaspetto di un duplice leone con le teste volte in direzione opposta, oppure da due leoni che si voltano la schiena. In mezzo ad essi riprodotto lorizzonte col sole sorgente. Nel disco talvolta raffigurato il falco solare o Horo il Giovane, simbolo di resurrezione. Aker compare di frequente nei testi funerari ed anche sulle pareti di vari ipogei reali. La simbologia del duplice leone assunta anche da altre divinit quali Shu e Tefnut (cfr.).
AMAM: vedi AAM.
AKH
]Erroneamente Khu[
UNO dei principii spirituali dellindividuo reso come anima trasfigurativa del divino nellumano. Gerarchicamente il principio pi elevato ed in origine venne attribuito solo agli di e al Faraone e solo successivamente ai comuni mortali. raffigurato dallibis (comatibis comata).
ALBERI SACRI
SIMBOLEGGIANO la forza universale, concepita di natura femminile. Per tale motivo sono associati alle grandi dee cosmiche quali Nut, Hathor, Iside, ecc. Molte sono le raffigurazioni su papiri, sarcofaghi, bassorilievi e situle in cui presente uno degli alberi, il Ficus religiosa, il sicomoro o la palma dattifera, da cui la dea offre cibi e bevande al defunto e al suo Ba (cfr.). Talvolta anzich la rappresentazione antropomorfica della dea lalbero stesso, munito di braccia e di seno, ad alimentare direttamente il defunto. LAlbero sacro sfrondato costituisce uno degli aspetti del Ded (cfr.), o pilastro osiriaco, e nello stesso tempo simboleggia la colonna vertebrale di Osiride (cfr.), dio della resurrezione. In vari papiri raffigurato il sole mentre splende al vertice del sacro Albero.
La concezione egizia relativa allAlbero appare gi nei Testi delle Piramidi descrivendo di e beati in atto di cibarsi dei suoi frutti. Questa alimentazione cosmica richiama alla mente lambrosia classica il cui specifico senso etimologico quello di immortalit (