Immunologia Cellulare Emolecolare
Settima edizione
Abul K. Abbas, MBBS
Distinguished Professor in Pathology Chair, Department of Pathology University of California San Francisco San Francisco, California
Andrew H. Lichtman, MD, PhD
Professor of Pathology Harvard Medical School Brigham and Womens Hospital Boston, Massachusetts
Shiv Pillai, MBBS, PhD
Professor of Medicine and Health Sciences and Technology Harvard Medical School Massachusetts General Hospital Boston, Massachusetts
Silvano Sozzani
Edizione italiana a cura di
David L. Baker, MA
Illustrazioni di
Alexandra Baker, MS, CMI
DNA Illustrations, Inc
Dedication
A Ann, Jonathan, Rehana Sheila, Eben, Ariella, Amos, Ezra Honorine, Sohini
Copyright
Titolo originale dellopera
CELLULAR AND MOLECULAR IMMUNOLOGY - Seventh edition
2012, 2007, 2005, 2003, 2000, 1997, 1994, 1991, by Saunders, an imprint of Elsevier Inc.
All rights reserved.
ISBN 978-1-4377-1528-6
This translation is published by arrangement with Elsevier Inc.
Publishing Director: Valeria Brancolini
Books Publishing Manager: Tiziano Strambini
Acquisition Editor: Costanza Smeraldi
Development Editor: Paola Leschiera
Operations Director: Antonio Boezio
Books Team Manager: Paola Sammaritano
Books Project Manager: Chiara Cucinella
Creative Director: Giorgio Gandolfo
Redazione: SEP BaMa Srl, Vaprio dAdda (Mi)
Traduzione dalla lingua inglese per conto di Elsevier srl, a cura di:
Raffaele Badolato, Daniela Bosisio, Vincenzo Bronte, Annalisa Del Prete, Federica Marchesi,
Marco Rusnati, Silvano Sozzani, Annunciata Vecchi
Elsevier Srl - Tutti i diritti riservati
2008 - Sesta edizione (Elsevier Masson Srl)
2009 - Ristampa
2010 - Sesta edizione aggiornata
2011 - Ristampa
2012 - Ristampa
2012 - Settima edizione
ISBN 978-88-214-3270-5
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La medicina una scienza in continua evoluzione. La ricerca e lesperienza clinica ampliano costantemente le nostre conoscenze, soprattutto in relazione alle modalit terapeutiche e alla farmacologia. Qualora il testo faccia riferimento al dosaggio o alla posologia di farmaci, il lettore pu essere certo che autori, curatori ed editore hanno fatto il possibile per garantire che tali riferimenti siano conformi allo stato delle conoscenze al momento della pubblicazione del libro. Tuttavia, si consiglia il lettore di leggere attentamente i foglietti illustrativi dei farmaci per verificare personalmente se i dosaggi raccomandati o le controindicazioni speciHcate differiscano da quanto indicato nel testo. Ci particolarmente importante nel caso di farmaci usati raramente o immessi di recente sul mercato.
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Printed in Italy
Finito di stampare nel mese di maggio 2012 presso Printer Trento S.r.l., Trento
Hanno collaborato alledizione italiana
Silvano Sozzani
Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale, Universit degli Studi di Brescia
Raffaele Badolato
Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Universit degli Studi di Brescia
Daniela Bosisio
Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale, Universit degli Studi di Brescia
Vincenzo Bronte
Dipartimento di Patologia e Diagnostica, Universit degli Studi di Verona
Annalisa Del Prete
Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Universit degli Studi di Bari Aldo Moro
Laboratorio di Migrazione Leucocitaria, IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI)
Federica Marchesi
Laboratorio di Immunologia Cellulare, IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI)
Marco Rusnati
Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale, Universit degli Studi di Brescia
Annunciata Vecchi
Laboratorio di Migrazione Leucocitaria, IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI)
Presentazione delledizione italiana
In risposta allesigenza di continuo aggiornamento che limmunologia sempre pi rilevante in ambito clinico richiede, si giunti alla settima edizione di Immunologia cellulare e molecolare, testo di riferimento per lo studio di questa disciplina, non solo nei Corsi di laurea specialistica.
La presente edizione vede la luce allindomani del riconoscimento dei nuovi traguardi raggiunti dallimmunologia, con lassegnazione del premio Nobel per la Medicina 2011 a Bruce Beutler, Jules Hoffmann e Ralph Steinman. Si tratta del dodicesimo Nobel assegnato allimmunologia dallinizio del secolo scorso, il settimo negli ultimi cinquantanni, a riprova della vitalit di questa disciplina.
Poco pi di centanni fa, nel 1908, il premio Nobel assegnato a Elie Metchnikoff e Paul Ehrlich sanc limportanza dei due rami dellimmunologia, limmunit cellulare e limmunit umorale. Nel discorso pronunciato in occasione del conferimento del premio, Metchnikoff ipotizz che le cellule fagocitiche, da lui descritte, venissero direttamente attivate da specifici componenti dei microrganismi. A distanza di un secolo, il Nobel assegnato nel 2011 premia lindividuazione di questi meccanismi e la validit dellintuizione iniziale.
Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, gli studi condotti da Hoffmann hanno portato allidentificazione del ruolo dei recettori Toll nella difesa dalle infezioni fungine da parte del moscerino della frutta (Drosophila melanogaster). Successivamente, la scoperta che mammiferi e moscerini condividono gli stessi meccanismi dellimmunit innata venne effettuata da Beutler, con la rivelazione che lomologo murino del gene Toll (che per questo motivo venne chiamato Toll-like) responsabile della difesa contro i batteri Gram-negativi. Infine, agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, Steinmann identific un particolare tipo di cellule, che per le loro caratteristiche morfologiche vennero definite cellule dendritiche, in grado di riconoscere i microrganismi e di allertare limmunit specifica.
Tali studi non solo sanciscono la stretta e reciproca relazione tra immunit innata e immunit specifica, ipotizzata pi di un secolo fa, ma rivoluzionano la nostra comprensione del sistema immunitario, dando vita a nuove ipotesi terapeutiche che gi trovano applicazione nella pratica clinica. In primo luogo, sapendo che gli adiuvanti attivano le cellule dendritiche attraverso i recettori Toll-like, sar possibile migliorare lefficacia dei vaccini e approntarne di nuovi. In secondo luogo, si sta incominciando a pensare ai vaccini in chiave non solo preventiva ma anche terapeutica: il caso del vaccino contro il virus del papilloma e di quello, recentemente approvato negli Stati Uniti, contro il cancro alla prostata. Altri protocolli mirano invece a risvegliare le cellule dendritiche paralizzate dal microambiente tumorale, come per esempio nel caso di un farmaco contro il melanoma recentemente approvato, oppure a inibirne lazione l dove stanno funzionando troppo.
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