Vitali Andrea - I messaggi segreti dei fiori

I fiori hanno davvero un loro linguaggio,
chiaro e intelligibile. Osservali, lettore o lettrice,
amali, chinati su di loro e domanda al tuo cuore:
non esprimono forse affetto, benevolenza e devozione?

I fiori hanno avuto un ruolo centrale nelle esperienze umane in ogni cultura e attraverso i secoli. Selvatici o coltivati in giardini curati con amorevole attenzione, sbocciati nelle opere darte o fra le pagine di grandi opere letterarie, i fiori ci hanno sempre circondato e dato conforto. Sono presenti nelle tradizioni e nei rituali pi significativi di tutto il mondo: da oriente a occidente, dalle civilt antiche ai nostri giorni, quando nutriamo speranze o preghiamo, amiamo o piangiamo un lutto, ci esprimiamo con i fiori.

Viene da chiedersi perch i fiori assumano un ruolo cos significativo nella nostra vita. Quale mistero incarnano e rivelano? E come si manifesta il nostro profondo legame con i fiori? Le risposte a queste domande variano da paese a paese e secondo le stagioni.

Nello stato indiano di Uttarakhand, dove il fiume Gange abbandona lHimalaya e scende a valle, ogni sera al tramonto ha luogo una cerimonia. Mentre le preghiere si diffondono come un brusio attraverso il crepitio degli amplificatori, i pellegrini sulla scalinata sacra Har Ki Pauri (i passi del signore) riempiono di fiori rose, orchidee, calendule e basilico santo barchette di foglie di banano, adagiano una candela accesa fra i petali e lasciano scivolare il fascio profumato lungo il fiume accompagnandolo con una speranza, una preghiera, un desiderio.

Se attraversiamo il globo e approdiamo in Messico e in tutta lAmerica Latina, vediamo crescere i cempas chil , calendule di una brillante tonalit arancione. Sono i fiori usati dagli aztechi per ricordare i defunti, coltivati ancora oggi in preparazione del Da de los Muertos (il giorno dei morti). Le famiglie seminano i fiori e curano i giardini, pensando alle persone care che hanno perduto mentre sorvegliano le calendule che spuntano, crescono e finalmente fioriscono. C la credenza che quei fiori colorati aiutino le anime dei defunti a trovare la via di casa, e per un giorno le genti messicane hanno il conforto di sentire di nuovo vicino lo spirito delle persone amate.

In Giappone, ogni primavera, i cittadini ascoltano le previsioni del servizio meteorologico per il Sakura Zensen (il fronte dei fiori di ciliegio), che aggiorna il pubblico sullavanzamento della fioritura da sud a nord. Quando questa raggiunge il culmine, in tutto il paese hanno luogo le feste di Hanami (contemplazione dei fiori), in cui amici e famiglie si riuniscono per il pranzo o per il t sotto la volta rosa dei rami. Spesso i festeggiamenti continuano anche di notte, con musica e lanterne di carta che illuminano gli alberi. Sono celebrazioni allegre ma di breve durata, perch i ciliegi sono in fiore per due settimane al massimo. Questi delicati, perfetti fiori hanno finito per simboleggiare lessenza stessa della vita: bella da togliere il fiato e fugace da spezzare il cuore.

Il primo maggio, in Francia, c unanaloga attenzione per un singolo fiore: il mughetto. Questo delicato fiore bianco, che sboccia in una fila di infiorescenze a forma di campanella annidate fra lunghe foglie verdi, spesso chiamato porte-bonheur , letteralmente porta-felicit. Se ne vedono in abbondanza a ogni angolo di strada: i fioristi li espongono in grandi mazzi allesterno dei negozi; la gente che vive in campagna va in citt a vendere le piantine coltivate nei giardini o raccolte nei boschi; pile di mazzi legati con un nastro sono in mostra su bancarelle improvvisate. I mughetti sono dovunque, al punto che persino in metropolitana si avverte una scia di dolcezza primaverile lasciata dai pendolari che tengono fra le mani mazzetti dei profumati fiori bianchi.

E poi, naturalmente, ci sono le cerimonie di nozze: anche limitando lo sguardo allOccidente, i fiori hanno un ruolo in ogni aspetto di questa celebrazione, dal bouquet della sposa al centrotavola. In molti matrimoni una damigella precede la sposa con un cesto di petali di rosa che sparge lungo la navata della chiesa. I petali dovrebbero creare un sentiero di bellezza e di amore che condurr la sposa alla sua nuova vita matrimoniale.

In Asia, nelle Americhe, in Giappone e in Europa queste tradizioni si sono tramandate per centinaia di anni. sorprendente vedere che i fiori e gli usi legati a essi sono rimasti immutati, mentre tutto intorno a noi abitazioni, trasporti, tecnologia, tecniche e stili di comunicazione cambiato. Li coltiviamo, li studiamo e li regaliamo: agli ospiti, ai padroni di casa, alle persone care, nei momenti di gioia e di dolore, in segno di rispetto e di apprezzamento. I loro significati e le tradizioni variano da paese a paese, ma i fiori ci sono sempre, e sempre c il desiderio di comunicare.

Ma cos esattamente che cerchiamo di dire e perch cerchiamo di dirlo attraverso i fiori? Cosa ci attrae del fiore in s? Forse ammiriamo il modo semplice in cui incarna il ciclo della vita: dal seme allarboscello, dal bocciolo al fiore, per poi ritornare seme. Oppure il coraggio del primo bucaneve che sfida gli ultimi giorni dellinverno per spuntare dal terreno gelato. O ancora la dolce fragranza della rosa, un profumo che modifica la chimica del nostro cervello portando con s una ventata di calore e di gioia.

Sono queste le domande che il linguaggio simbolico dei fiori ha generato in quasi tutte le culture fin dallantichit. Dal culto della natura delle prime religioni alla mitologia greca e romana gli esseri umani hanno attribuito simboli floreali a dei e divinit, a profeti e santi. Nella fede cristiana la Vergine Maria sar associata per sempre al giglio bianco, come simbolo di purezza; al momento dellassunzione dal suo sepolcro vuoto crescono rose e gigli. Nella religione induista gli occhi delle divinit, che volgono intorno lo sguardo con compassione e saggezza, sono spesso rappresentati come fiori. Il Buddha frequentemente ritratto seduto su un fior di loto aperto, simbolo di piena illuminazione.

Let vittoriana stata la grande epoca dei giardini fioriti e dellorticoltura, quindi non sorprende che il simbolismo floreale sia divenuto particolarmente elaborato proprio in quegli anni. Alla base della passione vittoriana per i fiori cera un legame forte e diretto con la natura, molto diverso da quello che noi abbiamo oggi. La maggioranza della popolazione viveva ancora dei prodotti della terra, la natura stessa era molto pi ricca e fertile, e lidea che Dio parlasse alluomo trasmettendo messaggi, soprattutto morali, attraverso il mondo naturale era insita nel pensiero comune. Con lespansione del commercio e dei viaggi arriv dallOriente e dalle Americhe una profusione di nuove specie esotiche che venivano coltivate in serra ed erano fonte di grande piacere.

Si ritiene che lorigine del linguaggio occidentale dei fiori, un complicato sistema di simbolismi nel quale a ciascun fiore assegnato un significato specifico, sia stata influenzata dalla tradizione turca del slam , una forma di comunicazione attraverso fiori e oggetti. Secondo tale tradizione, in realt gli oggetti non possedevano un significato simbolico, bens spettava al destinatario decodificare il messaggio indovinando le parole che facevano rima con essi.

Lidea del slam fu divulgata in Europa dalle lettere scritte da Lady Mary Wortley Montagu durante il suo soggiorno in Turchia, che furono pubblicate dopo la sua morte nel 1763. Le lettere descrivevano il slam come metodo di comunicazione fra innamorati con il quale era possibile inviare messaggi senza nemmeno sporcarsi le dita di inchiostro e fornivano esempi dei loro significati. Lady Mary non chiam questa forma di comunicazione linguaggio dei fiori e neppure sugger la creazione di un equivalente occidentale. Tuttavia, quando le sue lettere furono rese note nel XIX secolo, la cultura occidentale gi ossessionata dai fiori estrapol dalla lista di oggetti quelli che riteneva romantici (appunto i fiori), si sbarazz degli altri (metalli, cibi, sangue di drago ecc.) e cominci ad assegnare a ciascun fiore definizioni che traevano spunto da letteratura, poesia, arte e orticoltura.