M A R A P C A N A . N E W S
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M A R A P C A N A . N E W S
Titolo originale: Body
Copyright 2015 Waterhouse Press, LLC
The moral rights of the author have been asserted
All rights reserved
M A R A P C A N A . N E W S
Traduzione dallinglese di Francesca Gazzaniga
Titolo originale: Mind
M A R A P C A N A . N E W S
Copyright 2015 Waterhouse Press, LLC
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Traduzione dallinglese di Mariacristina Cesa
Titolo originale: Soul
Copyright 2015 Waterhouse Press, LLC
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Traduzione dallinglese di Claudia Verardi
Titolo originale: Life
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Copyright 2016 Waterhouse Press, LLC
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Traduzione dallinglese di Mariacristina Cesa
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Titolo originale: Fate
Copyright 2016 Waterhouse Press, LLC
M A R A P C A N A . N E W S
The moral rights of the author have been asserted
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Traduzione dallinglese di Cecilia Pirovano
Prima edizione ebook: marzo 2019
M A R A P C A N A . N E W S
2016, 2017, 2018, 2019 Newton Compton editori s.r.l., Roma
M A R A P C A N A . N E W S
ISBN 978-88-227-2987-3
www.newtoncompton.com
Realizzazione a cura di Librofficina
Audrey Carlan
Trinity Series
Body
Mind
Soul
Life
Fate
Indice
Body
A mia madre, Regina
Perch non hai mai avuto il tuo
e vissero per sempre felici e contenti.
Mi manchi ogni giorno.
Alle mie migliori amiche Dyani, Nikki e Carolyn.
Senza di voi, non sono me stessa.
Senza il vostro amore e costante supporto,
questo romanzo non sarebbe stato pubblicato.
Senza di te, Dyani Gingerich,
non ci sarebbe nessuna Maria De La Torre.
Senza di te, Nikki Chiverrel,
non esisterebbe Bree Simmons.
Senza di te, Carolyn Beasley,
non avrei Kathleen Bennet.
Senza le mie migliori amiche,
questo libro non sarebbe stato altrettanto speciale.
Vi vorr sempre bene.
BESOS
Bound Eternally Sisters of Souls
(Unite per sempre anime sorelle)
Capitolo uno
Voglio soltanto una vita normale, senza sofferenza. Ho provato pi dolore fisico ed emotivo io in ventiquattro anni che la maggior parte delle donne in tutta la loro esistenza. Le persone danno per scontate molte cose, come il fatto di non doversi preoccupare di unimminente e disastrosa fine. Le invidio, e un giorno vorrei essere anchio cos. Il mio nuovo motto vivi per il domani. Ogni decisione che prender mi condurr verso un futuro luminoso, non corrotto dalla dura realt e dagli imprevisti. Sono io ad avere in mano le redini della mia vita. Non sono pi una donna timida che si lascia ferire.
Oggi, il mio ruolo di manager per la raccolta fondi di uno dei pi importanti enti benefici dedicati alle donne degli Stati Uniti mi ha portata qui, in questo bar. Dopo un lungo viaggio con due scali, sprofondo nel sedile imbottito che prende la forma del mio corpo. Guardandomi intorno sono contenta di aver messo la giacca elegante e i jeans scuri. Le scarpe dal tacco vertiginoso e la lunga collana di perle rendono il tutto pi ricercato.
Sono un po fuori luogo. Uomini e donne in abiti immacolati e vestiti da cocktail si riuniscono in piccoli gruppi per godersi un aperitivo. Non mi sento a mio agio. Se la riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Safe Haven non si tenesse in questo hotel, sarei a casa in pigiama a sorseggiare vino e a guardare un film strappalacrime con la mia coinquilina, Maria.
Le profonde scanalature del bancone del bar dagli spigoli arrotondati disegnano un motivo a spirale. Dietro, il chiarore dei ripiani retroilluminati colpisce le bottiglie dei liquori come un raggio di sole che attraversa il cristallo. I diversi fasci colorati si irradiano facendo sembrare le mensole di vetro piene di alcolici unopera darte. Ai lati ci sono due scalette che permettono ai barman di raggiungere lo scaffale in cima, dove si trovano liquori da centinaia di dollari a bottiglia, forse addirittura a bicchiere.
Scorrere la carta dei vini mi ricorda quale sia la mia posizione sociale. Vivendo in un Paese in cui si produce vino, sono piuttosto ferrata su cosa sia buono, discreto o scadente. Tutto su questa lista venduto a bottiglia, la pi economica delle quali sfiora il centinaio di dollari: neanche minimamente accessibile per le mie tasche.
Lometto irsuto dietro il bancone mi sorride mentre pulisce il piano con uno straccio umido e vi appoggia un sottobicchiere. Cosa posso prepararle?. Il suo accento italoamericano.
Mmm, non so ancora. Servite vino al calice?
Non di queste parti, vero?. La sua domanda schietta e amichevole.
Decido di essere sincera. No. Sono qui per lavoro.
Benissimo. La aiuto io, dice, battendo la mano sul bancone. Bianco o rosso?
Bianco, per favore. Grazie.
Il bar fantastico. Non ero sicura di volerci venire, ma sono contenta di averlo fatto. La mia stanchezza dopo il viaggio inizia a svanire. Il barman mi serve un generoso calice di vino. Ne ha versato ben pi del normale. Gli rivolgo un sorriso a trentadue denti. Lui ricambia e si allontana per dedicarsi a un altro cliente.
Dagli altoparlanti nascosti esce la voce cadenzata di Amy Winehouse che canta di quanto non sia adatta al suo uomo. Le persone chiacchierano tra loro. Bevo un sorso di vino e le note calde e armoniose dello Chardonnay mi avvolgono. Mi torna in mente una piccola cantina di Napa che ho visitato lanno scorso insieme alle mie migliori amiche. Il vino aveva esattamente la stessa armonia serica al palato. il sapore dei soldi. Spero solo che il mio conto non superi i venti dollari, altrimenti spender tutta la mia diaria.
Mi guardo intorno e osservo il mix eclettico di arte contemporanea e luci soffuse. In un angolo c un pianoforte nero. illuminato in maniera soffusa, come in attesa di unanima solitaria che sfiori i suoi tasti davorio.
Un uomo appoggia la mano sul bancone lucido, distogliendomi dai miei pensieri. Con lo sguardo risalgo il braccio dello sconosciuto e scorgo il pi bel viso che abbia mai visto. Potrebbe benissimo stare sulla copertina di una rivista di alta moda. Sopracciglia folte e marcate incorniciano quelli che mi paiono occhi scuri. Gli zigomi scolpiti si sollevano quando reclina la testa in una risata. la quintessenza delluomo alto, moro e bellissimo, in un completo che probabilmente fascia il corpo pi armonioso che esista. magnifico.
Lo osservo, dalla punta delle scarpe di pelle firmate fino agli squisiti pantaloni su misura che cingono una vita snella in quel modo sexy che si vede solo nei film. Prendo un altro sorso dal mio bicchiere, lasciando che il calore del vino mi inebri, mentre i miei occhi continuano il loro viaggio su quellampio petto. Immagino che sotto il tessuto della camicia ci siano degli addominali scolpiti. Ha la cravatta allentata. Probabilmente ha appena finito di lavorare ed qui, in centro a Chicago, per farsi una birra con gli amici.