Chiara Gamberale
Lisola dellabbandono
Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano
Prima edizione digitale 2019
da prima edizione ne I Narratori febbraio 2019
Published by arrangement with The Italian Literary Agency
Nessun albero stato abbattuto per la realizzazione di questo eBook
Ebook ISBN : 9788858835449
In copertina: Gina Vasquez.
Illustrazioni interne di Silvia Ziche
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A chi resta
Il mondo un labirinto dal quale era impossibile fuggire.
Jorge Luis Borges, Finzioni
Emanuele
Roma, maggio 2018
No. Non aveva mai creduto che potesse venire qualcosa di buono da persone afflitte dallo stesso problema che stabiliscono programmaticamente di aiutarsi. Credeva semmai che la salvezza, come la sventura, ci sorprende, e arriva da dove meno ce lo aspetteremmo.
Eppure si ritrovava l, perch Damiano aveva insistito e, nonostante tutto, aveva ancora il potere di condizionarla se si trattava di stare bene, stare male, provare a stare meglio.
A cominciare era stato lunico uomo presente in sala, che teneva lo sguardo incollato alla punta delle scarpe da ginnastica e masticava ossessivamente una radice di liquirizia: Ciao, mi chiamo Franco e, come molti di voi ormai sanno, sono gengle da un anno e tre mesi.
Ciao, Franco, lo avevano salutato gli altri, in coro. Il responsabile dellAssociazione Genisoli le aveva fatto cenno di non essere timida e lei aveva obbedito. Ciao, Franco.
Difficile da credere, ma negli ultimi giorni le cose sono perfino peggiorate. Ho pregato la stronza di farmi sapere quali settimane di agosto potr passare con la bambina, ma se la chiamavo non mi rispondeva, allora ho insistito su WhatsApp, e lei: dipende dalla tua Samy, o meglio, da quando la tua Samy ci fa la grazia di sparire, mi ha scritto. Capito? Se ne va, si mette con un altro, evidentemente con quellaltro gi ci stava da non voglio nemmeno sapere quanto, io muoio, ma non per dire, nessuno lo sa meglio di voi: muoio, e quando finalmente incontro Samy, che meritava molto, ma molto di pi del cadavere che ero, che fa, la stronza? Dice o passi le vacanze con Samy o le passi con la bambina. Cio, o la mia donna o mia figlia Perch naturalmente quellaltro nel frattempo si reso conto di quant stronza la stronza e lha lasciata. Ma io che colpa ne ho? E Samy? E mia figlia, soprattutto. Che colpa ne ha lei? Per un anno stata con me quattro giorni a settimana, quando la stronza doveva correre dietro al suo pilota
Intercetta lo sguardo di lei, incuriosito, e spiega: Tu sei nuova, ma gli altri lo sanno bene: la stronza si era messa con un pilota della Air Dolomiti: hai mai preso questa compagnia aerea? No? Ecco: nemmeno io. Nemmeno la stronza, ma da quel momento, non avendo niente da fare, perch come sapete per lavoro gioca a occuparsi degli appartamenti che i suoi affittano, ha cominciato a seguire tutti i voli Air Dolomiti. Su e gi fra Verona e Monaco di Baviera, Verona e Francoforte, Verona e sto cazzo E con chi rimaneva Benedetta? Con me, sempre con me. Poi per, allimprovviso, il pilota la molla, e allora basta: si ricorda di avere una figlia, e decide che quella figlia pu essere anche mia solo se io non mi rifaccio una vita. giusto? Vi pare giusto?.
Grazie, Franco, avevano risposto gli altri, sempre in coro. No che non giusto, aveva pensato lei, invece. E non riusciva a capire perch nessuno dicesse la sua, se avessi una minima confidenza con te, Franco, prenderei la parola io, ti direi coraggio, non soccombere, la stronza ha evidentemente pi personalit di te, ma tu hai la consapevolezza dalla tua, oltre a Benedetta che sicuramente ti adora, chiss quanti bastoncini di liquirizia succhiate quando state insieme, e insomma, dai, limportante adesso proteggere la piccola da tutto questo e sicuramente Samy sapr starti vicino Ma era arrivato il momento di una signora con i riccioli a lumache, stretta in un tailleur di panno rosa salmone: Ciao, sono Michela e sono gengle da sette anni.
Ciao, Michela.
Davide un ragazzino fantastico, lo sapete Ma ormai comincia a pretendere delle risposte. Quelle risposte. Mi chiede perch, anche se suo padre non ha mai voluto incontrarlo, lui non ha il diritto di incontrare suo padre, di farselo indicare almeno da lontano Un compagno di classe gli ha detto che normale avere i genitori separati, per non sapere chi tuo padre no, non normale, e che ha sentito sua madre dire alla madre di un altro compagno che forse Davide figlio di un uomo che una famiglia gi ce laveva e che io insomma dovevo essere lamante perch quelle con gli occhi da animale braccato come ce li ho io nascondono sempre un segreto inconfessabile Vi rendete conto? Con tutto il rispetto per Franco, io credo che quando tocca a noi donne ritrovarci gengle, oltre alla paura di sbagliare, alla responsabilit di prendere qualsiasi decisione senza poterci confrontare con nessuno, e a tutte quelle sfumature di solitudine che se siete qui conoscete bene, c la societ che ogni giorno ci guarda, ci giudica, ci ricorda il nostro fallimento Ci sono le altri madri E vaglielo a spiegare alla societ e alle altre madri che il tuo ex era divorziatissimo, ti considerava in tutto e per tutto la sua compagna, ma di figli ne aveva gi quattro, e te laveva detto chiaro e tondo: Michela, io ti amo, ma un altro figlio non lo voglio, non lo vorr mai. E che ci potevo fare se invece io lo volevo e se ero sicura, sicurissima che anche lui, se fosse arrivato, avrebbe scoperto di desiderarlo eccome un altro figlio? Avrei dovuto continuare a prendere la pillola e delegare a lui la decisione pi importante della mia vita? Maddai Avrei dovuto mettergli in mano il mio desiderio pi importante perch lui ne facesse carne da porco?
Forse avresti potuto lasciarlo e cercare un altro compagno che invece un figlio lo desiderava. O rimanere con lui e fare un figlio da sola. Non ti sto giudicando, Michela: figurati. Sto solo provando a immaginare quali possano essere stati i pensieri che ha fatto lui, quando ha saputo che eri incinta. E comunque, sentite qui: le altre madri. Non sembra pure a voi il titolo di un film dellorrore? A me s. Le altre madri Le altre madri 2: sono tornate Le altre madri 3: impossibile eliminarle A intervenire era stata una donna con unaria vagamente orientale e la pancia enorme e perfetta del nono mese, ma che sembrava una bambina che si era ficcata un cuscino sotto la maglietta, tanto le braccia e le gambe erano rimaste sottili. Lidia, scusa, era intervenuto il responsabile. il tuo secondo incontro, probabilmente non sai che alla Genisoli ognuno racconta il suo vissuto, consegna le sue emozioni, e noi lo ringraziamo per questo, ma non ci permettiamo di esprimere opinioni che rischierebbero di intralciare un percorso delicato e individuale come quello della monogenitorialit.
Quindi, mentre parlano gli altri, ognuno pu continuare a riflettere sui guai suoi e se la cava con un grazie, finch finalmente la scena non spetta a lui, aveva pensato lei.
Quindi, mentre parlano gli altri, noi possiamo continuare a contemplare indisturbati il labirinto del nostro ombelico, invece di ascoltarli? aveva domandato Lidia, come se le avesse letto nel pensiero.
Il responsabile non aveva raccolto la provocazione: Mentre parlano gli altri, abbiamo la straordinaria occasione di empatizzare con loro. E magari attraverso la loro storia possiamo ricevere spunti importanti per la nostra. Non ti successo, finora?.
No, Lidia aveva scosso la testa.
Vuoi spiegarci perch? Magari se ci aiuti a capire di che cosa hai bisogno sar pi facile provare ad aiutarti. Intanto per ringraziamo Michela: grazie Michela.