Gianfranco Trapani
BAMBINI A TAVOLA
la giusta alimentazione
per crescere sani e forti
Disegni di Bernardo Mannucci, Daniela Morandi, Maria Naclerio e Daria Rosi (Archivio Giunti)i>
www.giunti.it
2005, 2011 Giunti Editore S.p.A.
Via Bolognese, 165 - 50139 Firenze
Via Dante, 4 - 20121 Milano
ISBN: 9788809776500
Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl
Prima edizione digitale 2012
Ringraziamenti
A tutte le mamme dei miei piccoli pazienti,
per le esperienze fatte insieme a loro.
Un grazie particolare: a Marina Beglia, la madre
di Mario e Paolo Pastorelli, per aver gustato e corretto insieme alla sua famiglia il Piccolo Ricettario,
e a mia moglie Monica Iacobelli per le ricette e linsostituibile
collaborazione.
Al caro amico Alberto Giacca per la revisione dei testi.
Ai miei figli, Beatrice e Gabriele
INTRODUZIONE
La nascita di un bambino un momento quasi magico, un mistero ricco di tensioni emotive e ideali, dove la vita e la morte sono separate da un sottilissimo diaframma, quasi impalpabile; come se alla fine di un lungo tragitto percorso in un buio tunnel ci si trovasse di fronte a due piccole uscite luminose, entrambe affascinanti, belle, accettabili. Il pianto acuto, gioioso, liberatorio, del neonato il segnale che stata scelta la vita.
Con il pianto, un altro istinto testimonia il desiderio di vivere del bambino: la voglia di nutrirsi. La necessit inconscia di succhiare, la ricerca della madre, del suo capezzolo attraverso il quale trovare qualche cosa di caldo e di dolce, del suo seno per sentire quellodore e quel calore che appartengono solo a chi per nove mesi lo ha tenuto in grembo e non ad altri. Sono dei momenti meravigliosi e irripetibili. Solo lei gli pu ridare quel senso di pace, di serenit, di protezione che aveva fino a poche ore prima e che ora irrimediabilmente perso.
Questo quanto mi raccontava quel vecchio pediatra con il quale ho parlato per scrivere questa storia. Nei lunghi anni trascorsi al fianco dei bambini per aiutarli a crescere serenamente, aveva acquisito una singolare facolt: comprendeva il loro linguaggio, dai primi vagiti a quando comunicavano con il pianto o lallando, fino alle prime parole incerte e poco comprensibili.
Sar cos, attraverso le storie sentite dai suoi piccoli amici, che ci inoltreremo nel difficile mondo delle scelte nutrizionali per i bambini. un vero e proprio universo, fatto di schemi alimentari, di formule, di calcoli dei fabbisogni calorici, proteici, lipidici, di interessi economici delle aziende produttrici, di pericoli per linsorgenza precoce delle malattie, di consigli e di ordini ai genitori da parte di tecnici ed esperti in alimentazione infantile.
Nessuno, per, ha mai ascoltato i bisogni reali dei bambini, soprattutto in tema di alimentazione: i pediatri perch lavorano chiusi dentro rigidi schemi costruiti con anni di studio su libri ricchi solo di formule e numeri; gli esperti perch cercano sempre una sorta di originalit, fuggendo da una gabbia per cadere in unaltra, senza sbarre, ma sempre limitativa. E i genitori, ogni giorno, mentre il figlio, vivace e allegro, gioca davanti alla mia scrivania, esprimono la loro ansia dicendo: Dottore, mio figlio non mangia!. Io li conforto spiegando loro che un bambino sano, finch pu seguire il suo istinto, un essere libero e felice, perfettamente in grado di gestire il proprio benessere. Ma queste parole non bastano.
Fin dallantichit, e in particolare in questo momento di grande benessere sociale ed economico, per molti genitori il problema dellalimentazione la principale fonte di angoscia e di insicurezza, di sensazioni dincapacit e di inadeguatezza a svolgere il loro compito. La modificazione della struttura della famiglia, i consigli degli esperti, i falsi modelli creati ad arte per scopi commerciali dai mezzi di comunicazione di massa, contribuiscono in modo determinante ad aumentare queste sensazioni.
Le famiglie vivono delegando sempre pi il ruolo di tutori della salute dei figli alla societ, al pediatra, alle medicine. A un problema deve sempre rispondere una soluzione e pi questa semplice e rapida, meglio sar accettata. Per la stitichezza, ad esempio, pi facile usare un regolatore intestinale piuttosto che acqua dorzo o cibi integrali che richiedono pi coinvolgimento personale per conoscerli, acquistarli, prepararli. Si preferisce somministrare un farmaco piuttosto che modificare delle abitudini alimentari, cosa che, con un po pi di fatica, consentirebbe di risolvere il problema in modo permanente e senza danno per la salute.
Nelle campagne di educazione sanitaria sempre stata trascurata lalimentazione infantile (campagna di educazione alimentare, ministero della salute 2004-2005). Del resto non semplice affrontare questo concetto che pu essere visto come un poliedro con tante facce quella scientifica, quella sociale, quella educativa, quella economica, quella culturale oppure come un incrocio dove sincontrano e si scontrano le conoscenze scientifiche pi moderne, il retaggio delle tradizioni popolari, il mondo psicoaffettivo infantile, le possibilit economiche della famiglia e le necessit commerciali dellindustria alimentare.
Per ottenere dei risultati tangibili e migliorare lalimentazione dei nostri bambini, per, bisogna dar loro delle buone abitudini fin dalla culla, con le parole, ma soprattutto con lesempio. Tuttavia, negli ultimi anni qualche cosa cambiato(campagna Okkio alla salute 2008, programma europeo Guadagnare la salute 2010, e accordo tra la Federazione Italiana Medici Pediatri - FIMP e il Ministero della Salute su educazione alimentare e attivit motoria).
Il mio sforzo, pertanto, sar orientato a fornire uno strumento semplice e maneggevole, che stimoli listinto e lo spirito critico e creativo dei genitori e in particolare delle madri. Voglio tradurre in termini semplici tutte quelle che sono le pi recenti acquisizioni della ricerca medica nel campo della scienza dellalimentazione, senza mai dimenticare il buon senso delle antiche tradizioni. necessario iniziare a lavorare per ridefinire una cultura italiana dellalimentazione, per riappropriarci e diffondere i concetti nutrizionali tradizionali, che si stanno dimostrando ogni giorno pi validi.
Comunque, nel polimorfo panorama delle attuali mode alimentari, la dieta vegetariana ha acquisito un ruolo e un significato che superano gli angusti confini delle scelte momentanee. Si tratta di una vera e propria cultura dellalimentazione con delle radici storiche e dei contorni di validit scientifica che ogni giorno diventano pi precisi. Proprio per queste ragioni ho deciso di dare vita in queste pagine a un confronto dinamico tra la realt vegetariana e quella onnivora, affinch attraverso lo spirito critico del lettore possa nascere un tipo di alimentazione che abbia come scopo principale la salvaguardia della salute dei nostri bambini.
I momenti dei quali discuteremo sono i pi difficili, ma nel contempo i pi entusiasmanti dellesistenza di un essere umano: il concepimento, la nascita, i primi anni di vita. I consigli alimentari dati per questi periodi non possono essere lasciati alle mode, alle religioni, alle industrie del settore o a divulgatori di professione, ma devono scaturire dalla pratica quotidiana, ed essere contemporaneamente semplici, pratici e scientificamente fondati, lasciando liberi i genitori di modificarli in base alle esigenze dei propri figli. Nellambito di questo discorso con le famiglie, mi occuper non solo del comportamento e della quantit del cibo, ma anche della sua qualit. Attualmente, ogni giorno, con i cibi che mangiamo assorbiamo piccole dosi di numerose sostanze tossiche. Basti pensare allinquinamento di antibiotici ed estrogeni nelle carni, di nei vegetali, oppure alle sostanze artificiali presenti nelle acque potabili. Per migliorare le capacit reattive dellorganismo, bisognerebbe cercare di ridurre al minimo possibile la quantit di queste sostanze introdotte con lalimentazione. Nutrire in modo scorretto i bambini fin dalla prima infanzia significa preparare un terreno fertile sul quale lalbero delle malattie crescer rigoglioso. Alimentare in modo corretto ed equilibrato i propri figli usando anche cibi biologici e biodinamici, invece, significa ridurre lincidenza delle malattie croniche e degenerative, collaborando alla tutela e alla salvaguardia dellambiente.
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